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Anche Io-poesia intimista

Qui è notte,
da qualche altra parte è già l'alba.
Qualcuno gioca nel sole
e per qualche altro piove.

C'è chi segue un sogno
chi ha smarrito una farfalla
chi ha perso la ragione
chi ha trovato un amico.

Il silenzio solo canto di falene
il frastuono di denti e catene
c'è chi sorride 
c'è chi piange
c'è pure qualcuno che ha perso un dentino
c'è chi si è spaccato un labbro
chi ha scelto di restare ebbro
chi ha finito di giocare
chi maliziosa si vuole donare.

C'è un mistero da scoprire
una specie che muore
c'è una gemma che si apre
c'è chi ha scelto di cessare
qualcuno che sta per essere ucciso
una vita che deliziosa nasce
chi si ammala c'è
c'è chi guarisce.

Da qualche parte
in questo immenso mondo
ci sono anche Io

Commenti

Anonimo ha detto…
Molto bella Mistral,
molto bella !
Un caro saluto
Gianna ha detto…
Bella Mistral!
Gianna ha detto…
Te l'ho pubblicata.
Scusa se vado un attimo off-topic, ma volevo segnalarti un forum appena nato, dedicato agli Scrittori e poeti in particolare, ed a qualsiasi forma d'Arte e cultura. Ci farebbe piacere se venissi a darre un'occhiata, e se vuoi, a condividere con noi le tue Emozioni.
Ecco il link:
http://scrittoricreativi.forumcommunity.net/

Grazie e a presto.
Doc Nature ha detto…
Grazie Massimo. Stella sei TROPPOBUONA

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Rane e rospi gracidano nello stagno colori vivaci, e canti d'amore. Attorno a loro libellule metallo volano a sfidare le lingue di menelick che si tendono mortali. Rannicchiato ai lati dello stagno osservo gli occhi sporgenti ed aspetto il momento per nutrirmi. Inghiotto rospi dalle crespe verruche piene di liquido velenoso ed amaro. Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi senza per questo  perdere il respiro. Oramai ci sono avvezzo i batraci me li calo tutti d'un pezzo. Ho perso il mio orgoglio alla fiera della responsabilità o forse l'ho solo smarrito ma sono certo è rimasto là. Nel mio stomaco i peli hanno tappezzato le pareti e nessun boccone è troppo amaro prima o poi ogni scoria ne esce fuori. Tornerò indietro un giorno riuscirò a tornare.  Steso sul prato troverò il mio orgoglio calpestato. Preso a pedate qua e la spruzzato di fango. Lo prenderò lo distenderò al sole lavandolo con acqua

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