Passa ai contenuti principali

Avanti-poesia sociale

Raccoglili sono finiti per terra.
Raccogli i tuoi cocci
non hai capito che ogni cosa è guerra?
Prendi lo zaino in spalla e vai via uomo
getta il passato alle spalle
e vai avanti
sei domo.
E' inutile urlare
non vedi i morti in terra?
Hanno osato ribellarsi
e non si sono rialzati.
Hanno urlato agli dei
la loro furia senza rispetto
e adesso dalle arpie
è stato squarciato il petto.
Vai non guardare indietro
c'è solo lo sguardo di medusa
col suo viso ti ammalia
coi suoi occhi ti inchioda.
Segui la strada dietro te solo il buio
solo fiori appassiti che ti appaiono vivi
sguercie streghe ammiccanti
con le maschere finte.
Guarda avanti uomo
senza dare perdono
ogni cosa successa
ha uno scopo che sfugge.
Ogni cosa è finita
nella vita passata.
Cogli i cocci e cammina
sulla strada che scorre.
Dietro trovi fetore
e cadaveri storti
ma ti guardi tu indietro
ripercorri i tuoi passi.
Ogni fiore raccogli
con le lacrime agli occhi
sono i sogni dispersi
a cui ha rotto le ali.
Ti sorridono tristi
e ti gridano
CORRIIIII
la tua strada prosegue
ma ricorda i tuoi errori.
E mi urlano
GRAZIE
tu ci hai dato illusione
ora avanti dai corri
e dipana le Ali.
Lui rimane raccolto
sui quei sogni bambini
i suoi piedi radici
le sue lacrime linfa.
Non si muove da terra
e quei sogni fanciulli
urlan forte il suo nome
ORA DEVI SVEGLIARTIIII.
Ti ridesti dal sonno
ora guardi
tu avanti
Il domani ti attende
nulla c'è di scontato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Rane e Rospi-Poesia introspettiva

Rane e rospi gracidano nello stagno colori vivaci, e canti d'amore. Attorno a loro libellule metallo volano a sfidare le lingue di menelick che si tendono mortali. Rannicchiato ai lati dello stagno osservo gli occhi sporgenti ed aspetto il momento per nutrirmi. Inghiotto rospi dalle crespe verruche piene di liquido velenoso ed amaro. Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi senza per questo  perdere il respiro. Oramai ci sono avvezzo i batraci me li calo tutti d'un pezzo. Ho perso il mio orgoglio alla fiera della responsabilità o forse l'ho solo smarrito ma sono certo è rimasto là. Nel mio stomaco i peli hanno tappezzato le pareti e nessun boccone è troppo amaro prima o poi ogni scoria ne esce fuori. Tornerò indietro un giorno riuscirò a tornare.  Steso sul prato troverò il mio orgoglio calpestato. Preso a pedate qua e la spruzzato di fango. Lo prenderò lo distenderò al sole lavandolo con acqua

ONIRICA-poesia folle

Sogni siamo immersi nei sogni sfiorano le nostre anime i bisogni mentre ci innalziamo al di sopra delle necessità. Stringiamoci forti alla vita la notte  arriva in silenzio guidiamo  il nostro cuore alla riva mentre dal nulla ci salva l'incoscienza. Affrettiamo il respiro prolunghiamo il passo l'aguzzino che ha ucciso le illusioni ha posto sul cuore un masso. Il pensiero è innocente  la lussuria strisciante Nel godere suadente le vestali discinte. Sogna  nel sogno è insito il bisogno La vita che non hai avuto il peccato che hai desiderato. Mutanti sordidi prendono avvento le putride carni odorano di melassa la lama bianca sulla tua gola il sangue scorre più lento. Danzano un sabba le streghe nel buio un puledro nitrisce urli lacerato il dolore il tuo piacere avvizzisce. Viaggiamo immersi nei sogni sfiorano le anime mondi messi di pianti fecondi il grande censore oggi miete. Ride soltanto chi soffre mentre chi piange ormai dorme sogna un uomo il domani mentre il futuro

Eterno

Dentro il sole la luce esplode nessun spazio al buio il silenzio è fragore esplosione di idrogeno ed elio, L'oscurità è concetto astruso senza significato il freddo solo mito desiderio senza riscontro. Nel sole infiammo il mio cuore alla ricerca del Dio senza corpo essenza dell'essere unica realtà dell'esistere. Nella sua luce io divento fiamma che al vento immobile si adegua. Nel sogno immerso dormo nell'infinito universo perso rincorrendo chimere nello spazio e nel tempo finito. Il cerchio senza fine mostra retta la linea nel tutto individuo i miei limiti sono tra la mia fine e il mio inizio. Io eterno