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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

La maschera

URLOOO... nella nebbia del tempo, in modo che nessuno possa sentire. Tolgo le mie maschere nel buio del comodino; la sera è arrivata, spengo la mia mente, il mio sorriso falso e mi lancio all'interno del mio vero sé. Nessuno spazio alla finzione; il mio interno il baratro della mia piccolezza. Sono lezioso, noioso, riesco perfino ad odiarmi, a detestare quello che IO... sono. Il mio sé nascosto ed impaurito esce la notte coperto dal rumore della mia mente, dai miei pensieri che si affollano, che GRIDANO senza alcuna speranza di farsi sentire. Maledetti i poeti; parole su parole costruiscono case. Fredde sinagoghe dedicate alle loro chimere. Poesie su poesie, scritte di getto, pensate; poesie in cui la maschera è tolta, distorta. Nessuna libertà è assoluta. Verità e finzione miscelate con cura. La maschera è talmente stretta che lo strappo ferisce il volto.

Rimorsi

Fugge l'attimo via e nel mondo resta solo una poesia, una piccola storia amara, un'emozione distratta e scontrosa. L'esistenza ha brividi di speranza ma ogni sogno ha un briciolo di utopia. Ogni cosa ha il suo spazio ed il suo tempo ed il mondo non aspetta; non preoccuparti, non c'è alcuna fretta, del resto ogni scelta è personale, banale. Fugge l'occasione  come un treno che ha dimenticato di fermarsi . La stazione l'hai chiusa, di notte il binario è morto. Smarrito il momento perfetto, quella frazione di tempo che all'infinito si dilata: fuggita, andata; diluita nella sabbia che scorre. L'emozione ha catturato il cuore, si è cristallizzato il sentimento, ricordo ; passato è già dietro, non ci si può voltare il passato è di fiori di carta  il vento furibondo  straccia. La mente soffoca il cuore; il pensiero non si è scordato l'illusione; il domani non è nel passato.

Il suo amore

Un uomo si alza al mattino, la sveglia,bastarda, suona richiamando la sua mente dalla dimensione incantata del sogno; una sberla in piena anima. L'uomo si alza, va in bagno, si spoglia,la doccia, l'acqua calda scivolando sulla sua pelle rilascia un incantevole tepore, l'uomo non uscirebbe mai da quella doccia che penetra , calda, all'interno del suo corpo, fino al midollo, fino a riportarlo indietro al momento del sogno. Ma intanto il tempo cammina e l'uomo deve sbrigarsi, l'aspetta un'altra giornata; un altro giorno in cui dovrà dedicarsi , tra l'altro,a mettere da parte il danaro per godersi un riposo che , qualche volta pensa, non avrà la possibilità di attuare. Anche questa volta la doccia non è servita a nulla; l'acqua che scorreva sul suo corpo, non era riuscita a portare via il pensiero di Lei, il suo odore, il suo volto , il suo corpo ed il suo sorriso caldo. Si asciuga e un attimo resta a pensare che per quanto lei sia lontana ed improb

Vivere, vivere

Vivere , vivere cercare di camminare sempre avanti col bastone  duro e la mente che gioca. Vivere vivere buttarsi in pasto al mondo  al lupo immondo che cerca di sbranarti. Vivere vivere con la mente al presente con il cuore che batte ed il cuore pulsante Vivere vivere senza pensare al passato che tanto in ogni caso è già finito. Vivere vivere con lo stomaco in fiamme con la bocca che urla e le gambe che vanno Vivere vivere il tempo è un illuso  se pensa di rubarmi tempo io non inciampo. Vivere vivere la vita è un mistero quello che pensi non credere sia vero Vivere vivere oggi l'amore  domani ferite e dopo guarite. Vivere vivere senza televisione senza leggere libri correndo la vita. Vivere vivere la chimera è presente il potere è nel cuore  la paura va fuori. Vivere vivere cazzo quanto è complicato

Il voto è segreto

W l'italia il tempo è arrivato il sogno grida domani è già finito. Il solito utopista segnato alla lista urla ad ognuno la sua scelta piano, senza alcuna fretta. Si alza in piedi basso come il suo sogno vuole soddisfare di ogni anima inerme  il più pio bisogno. Gioca l'untore con la gente imberbe lui sa come infettare del popolo il cuore renderlo suo schiavo inerme; fluttua promesse lambisce e lussuriosamente  l'anima brama e il suo male trama. All'ombra del potente un pover'uomo un timido pezzente si schiarisce la gola ed il suo canto intona sperando il vecchio possa  tirarlo fuori dalla fossa. Intanto un po più in là si è spinto il signore in doppio petto grigio ha bisogno di spazio per misurare la misura della lingua. Sputa i peli per nulla schifato ha bisogno di parlare a tutto fiato. Intanto la vecchina giudica mestamente quello che è bene dentro la sua mente: "Questo è cornuto, questo è stronzo vero questo è giallo questo è

L'ascia tronca

Il sogno si inginocchia al pensiero razionale; il reale arriva , fulmina ogni irrazionale speranza. Danza il demone felice sulle spalle della scimmia. Il signore dell'oscurità ride mentre il mondo gli assomiglia. Naviga, sul mare dell'indifferenza, il veliero del corsaro matto; vento davanti, delle sirene il canto; legato alla sbarra urla il suo dissenso alla ciurma dei marinai sordi. Si alzano in volo neri i tordi il cacciatore spara in cielo ma sul viso piovono i pallini che gli spari furono vicini. Marciano i soldati perduti nella neve il deserto assale lo sperduto fanciullo  il caldo non è lieve. Nella palla di cristallo la strega osserva tutto insegna alla bambina vestita sempre  a lutto, la discepola sorride felice e crudele che tanto il mondo resterà greve. Nessuna pazzia potrà rinsavire  Terra ancora in tutto il mondo è la guerra. Santo il signore dio onnipotente ma nessuno santifica il pezzente,  il divino è bocca di potente mentre il

Girogirotondo( Lei e l'altra)

Schizofrenia  folle dicotomia del pensiero. Prenderei il mio corpo a morsi  staccandolo a pezzi. Il suo volto magico mi guarda e col suo viso sorride contenta . Pezzo dopo pezzo  mi strapperei a sangue la carne ed al mio sangue farei capire chi comanda. Schizofrenico nella mente e nel corpo mi divido tra l'essere e il fluire. Il collo candido il collo teso e morbido . Nessuna speranza scegliere è morire ma la morte, dolce, esiste e qualche volta potrebbe anche piacere. Seguo la linea della sua bocca la sua bocca rossa di piacere . Pazzia alla potenza enne ed il mio male viaggia e si approfonda. Penetra dentro ti pervade si insinua nella mente come ragno soffoca il cuore e lo libera lo fa svegliar lo istiga. Il suo seno caldo e perfetto il suo seno che diventa il mio cuscino . Io sono tornato un bambino innocente curioso un bambino pedante e testardo. Io sono un bastardo un vero signore . La mia storia ciò che mi conviene, il mio egoismo il mio Io

IO

La poesia è fragile fumo di frasi è fragranze d'arancio la poesia non mente nasce pura come pura acqua di sorgente non ha maschere la poesia nasce perfetta e poi diviene sopra un foglio  senza alcuna fretta. La poesia si fa in rima c'è chi così di più la stima. A versi liberi senza senso alcuno basta la musica a farne sentire il suono. La poesia è forte ma fa debole chi scrive l'anima si sporge e più indifesi si diviene. La poesia non ha ostacoli non ha ego non ha memoria la poesia è eterno divenire. Si dipana dall'idea di un angelo triste che nel tuo orecchio la sua canzone intona. Si crea dal nulla  dal sogno   da un amore dal mondo  da chi soffre , da chi ride da chi  prima o dopo muore. La poesia ha senso la poesia è informe  come nuvola nel cielo viaggiante. La poesia si sveglia La poesia dorme. Ti entra nella carne ti spoglia e nuda di sé ti riveste. La poesia è sesso  è amore, è gioia. Essa è lacrime e qualche volta noia

Io sono vivo

Aria, aria  non riesco a respirare il fiato nei polmoni se ne è andato, scappato, fuggito. Io sono finito la luce sta per arrivare. Massima attenzione la bestia è in attesa la sento grugnire ridere e belare. Attende in silenzio che io perda le mie forze. Non ho paura ma nel rumore attendo. Pensieri su pensieri si affollano alla mente ed il cervello continua a immaginare;  gira incessante il criceto sulla ruota,  criii...crii. I muscoli lenti si addormentano ed i miei occhi si chiudono ascolto in silenzio il mio respiro il petto che si alza e si abbassa sciuu...sciuu. Nessuna fatica e tutto è naturale. Attorno a me la folla chi si rincorre ed urla. Non piangere mio amore non sono stato poi così perfetto. Tu stronzo ti vedo stai ridendo ma stai sereno  da questa parte attendo. La porta si apre e scricchiola crudele il prete entra con il volto contrito la sciarpa al collo  il breviario dalla congregazione sua fornito. Si avvicina piano  inizia una preg

Tutto ciò che ho

In punta di piedi mentre chi osserva non guarda. Mi sporgo al di là della mia collina e lo strapiombo mi coglie. Vertigini che non pensavo affiorano sulla pelle. Il sole è caldo ma al di là c'è il fuoco. Io non so ancora nuotare ed il mare questa notte è in tempesta. Una vita non basta e nessuna cosa sembra quella giusta. Mi addormento  sulla sponda dell'oceano e i suoi spruzzi bagnano il mio volto. Io vivo ancora, io non sono morto e dalla corrente mi lascio avvicinare. Un attimo  solo il momento esatto per provare a perdermi. Puoi credermi io non riesco a comprendere. Ogni spiegazione è irreale ed il bianco si confonde con il nero. L'illusione del mistero è stata creata ad arte ed io ne sono indubbiamente una sua parte. Ogni cosa è strana in questo mondo fatto di incertezze. Io cammino e sulla strada osservo; nulla è quel che sembra ed il mio volto è celato. Ombra e luce giocano a scambiarsi i posti. Le mie emozioni si rincorrono e si

Giungo a Te

Giungo a Te nel limbo dei miei desideri confuso e inutile. Ogni Tuo sguardo spezza il mio fiato e nel Tuo mi perdo Disperdo, disperato, ogni mia sicurezza. Sei l'acqua in cui mi disciolgo . Mi tuffo all'interno delle Tue emozioni  Nulla  aspetto una Tua parola una frase un cenno un accenno del tuo capo. Opto per restare in silenzio  e nel mio silenzio ti osservo, vedo muoversi la mia bocca ed il suono uscirne  vile  senza alcun controllo. Non sono Io che parlo. Io sopravvivo. Nella speranza di Te io  ancora Vivo. Solo per poco giusto per il momento in cui  Tu compassionevole ucciderai me ponendo  le Tue labbra sulle mie

In silenzio sorrido

In piedi resto ad osservare su di me l'universo. Guardo i pianeti scorrere sotto le mie mani l'artificio del tempo  immobile ed in movimento. In silenzio osservo i giochi di persone accalorate. Mi tuffo nelle loro menti ascoltando i pensieri Guerra, dolore, morte il dio bastardo, l'ingiusta sorte. Futili giochi di bambini senza più innocenza riflettono le loro paure ogni età ha i suoi problemi che all'età sono commisurati ogni problema ha la sua soluzione ma gli occhi sono chiusi dal maestro. Vedo uomini affaccendati urlare contro un dio blasfemo  "Il mio è migliore il tuo è un pensiero osceno". Vedo discutere di magie e spiritualità di elevazioni paradisi e inferni vedo uomini ossessionati dalla ragione che elevano sé ai lumi senza capire che la mente vive al di sopra del cervello. Io sono questo ed io sono quello uniti mente anima e cervello legati nell'etere infinito. Ognuno dentro me  tutti un insieme osserviamo la mente un

Carta canta

Carta canta e l'inchiostro vi si imprime chi sbadiglia sbaglia ed il signore osserva. Beato chi ci crede ma il sorriso è insipiente onnipotente l'amore fa tremare i polsi ma abbiamo segato le mani Giovani nani ossequiano la meretrice ella è dell' amore la più sapiente attrice. Puntano le dita le monache orripilate dimena il suo culo come fosse estate. Danza cosciente delle risa e dei lazzi balla senziente per gli onanisti mai sazi. Urla alla luna il pio santo in ginocchio mentre il blasfemo strizza alla notte il suo occhio. Spinge il rimorso l'innocente nel buio mentre il perverso china il capo al suo dio. Nessuna frase è troppo nessuna speranza è fumo il mondo viaggia in catene ed il virgulto soffre le pene. Il desiderio è scintilla che dentro il corpo sfavilla sbriluccica brilla si abbatte si perde  nel buio si fa luce e disperde l'innocenza si ingarbuglia farfuglia   il mondo vince e si imbroglia. Carta canta ed il mondo continua il

Shhh-

La rabbia si scioglie mentre il suono dei tasti mi acquieta. È arrivata la notte ed ogni cosa  nel mio cuore  si fa lieve. Il pensiero di Te è  un'immagine  scolpita nel mio cuore sorride si evolve muta , danza: Nel silenzio Ti osservo anche se non sai di essere guardata. La penombra il buio  tutto si ovatta. Nella calma si sciolgono le mie paure rallenta la mente ed il sogno arriva alle mie spalle. Shhh

Capitalismo

Ogni pensiero viaggia all'interno di schemi predefiniti l'illogicismo irrazionale è improbabile. Vaghiamo su alchimie ordite da fanatici folli marciano sulle nostre città i simboli del potere. Il denaro è lo scopo e lo strumento gli schiavi di ieri invece della frusta hanno il salario. Muoversi , muoversi ogni cosa deve crescere. Il mondo è pattumiera e lo spazzino ha la scopa. Cacofoniche musiche alienano la giornata ed ognuna è uguale all'altra loop integrante dal mattino alla sera. Il buio ti affolla la mente le luci del centro sono lampade accese. Navighiamo felici sugli stagni di letame e la bufera è il soffio di un bambino. L'albero si spezza ed ogni cosa è perduta anneghiamo in sette dita d'acqua. Lo scorpione è potabile lo scorpione si mangia ma la sua coda è bastarda. La follia aliena la mente i pensieri scorrono uno dopo l'altro liberi nell'etere senza forma. Si sbraccia il demone sputando le sentenze e ognuno lo ascolta