Passa ai contenuti principali

Il voto è segreto

W l'italia
il tempo è arrivato
il sogno grida
domani è già finito.
Il solito utopista segnato alla lista
urla ad ognuno la sua scelta
piano, senza alcuna fretta.
Si alza in piedi
basso come il suo sogno
vuole soddisfare di ogni anima inerme 
il più pio bisogno.
Gioca l'untore con la gente imberbe
lui sa come infettare del popolo il cuore
renderlo suo schiavo inerme;
fluttua promesse
lambisce e lussuriosamente 
l'anima brama e il suo male trama.
All'ombra del potente
un pover'uomo
un timido pezzente
si schiarisce la gola ed il suo canto intona
sperando il vecchio possa 
tirarlo fuori dalla fossa.
Intanto un po più in là si è spinto
il signore in doppio petto grigio
ha bisogno di spazio
per misurare la misura della lingua.
Sputa i peli per nulla schifato
ha bisogno di parlare a tutto fiato.
Intanto la vecchina giudica mestamente
quello che è bene dentro la sua mente:
"Questo è cornuto, questo è stronzo vero
questo è giallo questo è tutto nero; 
voto chiunque mi prometta un desiderio".
Io non voto , io rimango serio
sono scrutante
e in tutta convinzione sono invotante 
(mi han fatto una canzone).
Vota il giovane 
convinto e presuntuoso
col sigaro in bocca, tutto permaloso:
"Voto compagni è questo che mi piace
anche se in fondo in fondo tutto più o meno tace"
Mentre il collega con la camicia scura
"Io voto a destra e tolgo la sicura".
Ciarlano ciarlano
tutti chiacchere chiacchere
ma ogni cavallo si vede a lunga corsa
peccato che noi siamo la pista.
Io voto a destra? 
Io voto a Sinistra?
sceglierò il centro oppure progressista?
Cambierò volto e tutti vaffangiro
voto da astronomo e porgo in alto il tiro?
Cappero il voto...è segreto. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Rane e Rospi-Poesia introspettiva

Rane e rospi gracidano nello stagno colori vivaci, e canti d'amore. Attorno a loro libellule metallo volano a sfidare le lingue di menelick che si tendono mortali. Rannicchiato ai lati dello stagno osservo gli occhi sporgenti ed aspetto il momento per nutrirmi. Inghiotto rospi dalle crespe verruche piene di liquido velenoso ed amaro. Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi senza per questo  perdere il respiro. Oramai ci sono avvezzo i batraci me li calo tutti d'un pezzo. Ho perso il mio orgoglio alla fiera della responsabilità o forse l'ho solo smarrito ma sono certo è rimasto là. Nel mio stomaco i peli hanno tappezzato le pareti e nessun boccone è troppo amaro prima o poi ogni scoria ne esce fuori. Tornerò indietro un giorno riuscirò a tornare.  Steso sul prato troverò il mio orgoglio calpestato. Preso a pedate qua e la spruzzato di fango. Lo prenderò lo distenderò al sole lavandolo con acqua

ONIRICA-poesia folle

Sogni siamo immersi nei sogni sfiorano le nostre anime i bisogni mentre ci innalziamo al di sopra delle necessità. Stringiamoci forti alla vita la notte  arriva in silenzio guidiamo  il nostro cuore alla riva mentre dal nulla ci salva l'incoscienza. Affrettiamo il respiro prolunghiamo il passo l'aguzzino che ha ucciso le illusioni ha posto sul cuore un masso. Il pensiero è innocente  la lussuria strisciante Nel godere suadente le vestali discinte. Sogna  nel sogno è insito il bisogno La vita che non hai avuto il peccato che hai desiderato. Mutanti sordidi prendono avvento le putride carni odorano di melassa la lama bianca sulla tua gola il sangue scorre più lento. Danzano un sabba le streghe nel buio un puledro nitrisce urli lacerato il dolore il tuo piacere avvizzisce. Viaggiamo immersi nei sogni sfiorano le anime mondi messi di pianti fecondi il grande censore oggi miete. Ride soltanto chi soffre mentre chi piange ormai dorme sogna un uomo il domani mentre il futuro

Eterno

Dentro il sole la luce esplode nessun spazio al buio il silenzio è fragore esplosione di idrogeno ed elio, L'oscurità è concetto astruso senza significato il freddo solo mito desiderio senza riscontro. Nel sole infiammo il mio cuore alla ricerca del Dio senza corpo essenza dell'essere unica realtà dell'esistere. Nella sua luce io divento fiamma che al vento immobile si adegua. Nel sogno immerso dormo nell'infinito universo perso rincorrendo chimere nello spazio e nel tempo finito. Il cerchio senza fine mostra retta la linea nel tutto individuo i miei limiti sono tra la mia fine e il mio inizio. Io eterno