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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Ritmando il cuore

Ritmando il cuore scrivo alla ricerca della speranza lasciando al rabbia alle mie spalle mentre la guardo allo specchio di sottecchi. Brucia nello stomaco e dentro il mio pensiero nel silenzio che ingoio nella mia notte mentre beffarda sorride soddisfatta. Resto sconfitto battuto ed umiliato io non ho vinto io sono il calpestato. Nel buio dei miei ricordi ricordo la mia amnesia mentre urlavo alla mia notte sul tuo viso. Ucciso il mio senno è partito andato nella gogna del ricordo ed io mi assordo trapano le mie orecchie per non sentirmi mentre so di non riuscire a controllarmi io SO ma per questo non sono l'innocente no posso alzare il mio volto tra la gente. Ritmando il cuore scrivo ed il mio cuore è in tumulto

sogno lucido

Sogno e sono desto io mi muovo e danzo sono onesto rimbambito forse ma del resto io sono angelo e demonio e non dico il resto. Mi pungo mentre dormo spazientito e volando dentro il mio sogno coscientemente vago di mutare la mia forma non sarò mai pago Ti giuro nel mio inconscio io ci entro e lì ingenuamente , scaltramente , mi appago. Beatitudine e tormento io mi risento ma dentro me trovo l'illusione la magia antica del potere quella che qualcuno chiama un'emozione. Io sono un maestro  un amatore tronfio del suo estro sono l'eroe della storia  essere immenso che non c'è mai stato a memoria. Io sogno e danzo sopra i miei nemici li rendo agnelli  li uccido ne faccio sacrifici. Cacchio la sveglia, l'avventura finisce  adesso è tardi ritorno alla mia maschera di colla  di pesce 

Scale

Mi stordisco con polvere di illusione brancolando a cuore spento sul mondo. Giro all'interno del buio su sentieri che girano in tondo. Nei miei sogni mi perdo smarrendo l'essenza delle mie inquietudini. Trovo aneliti di speranze  fumose e prive di corpo che viaggiano nei labirinti delle mie assenze. Speranza parola senza consistenza. Io sono preda del mio cibo del ritmo che mi batte sulla pelle. Virtù dell'esistere è la mediazione per cui oscillo come un giunco al vento spavento me ed i miei occhi scuri ma il vento  flebile mi butta a terra ed io non vedo scale per salire.