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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Mafia

Coperta di seta e lana  avvolge quando è freddo quando il tempo è in tempesta quando il fuoco non basta di ortica è al suo interno e perfora le vesti. Farfalla che vola alta dai colori iridescenti che brillano nel buio perché fosforescenti si posa sul tuo cuore leggera come neve ne viene fuori un bruco dalla bocca di metallo strazia la tua carne penetrando nel fondo. È pane, profumato e caldo morbido al tatto fragrante al suono appare  di grano e sole di farina e famiglia. Lo apri ed al suo interno  solo vermi e fanghiglia. È dentro, intrinseco ai pensieri scorre nel sangue  nel colostro e nel seme donato col cordone ombelicale penetrato nel midollo dell'essere. È rispetto di lacrime e dolore  di metallo e silenzio di terrore e vendette di polvere e  borsette. Onore di castighi di eunuchi e falliti di piste e di carte di fumo e teste matte. Subdola serpe nascosta nei favori nelle cortesie,nelle

La preghiera di Babbo Natale

Una notte , mentre dormivo , mi è apparso , in sogno un essere luminoso che mi ha raccontato questa storia, ve la riporto , alla bene e meglio , in queste poche righe. Con affetto ,Alfio Armando Licciardello: Un giorno, Babbo Natale si guardò in giro, era un giorno come un altro in prossimità delle imminenti feste di Natale; un tempo c'era un gran viavai di elfi e folletti  indaffarati per organizzare i regali ed il viaggio che il grande vecchio doveva fare da lì a poco, adesso, la crescente ricchezza degli uomini, che spesso andava di pari passo con l' avidità del genere umano, aveva reso quasi inutile la sua presenza; gli uomini preferivano acquistare regali molto costosi ai loro figli, un po per emularsi a vicenda ed un po per soddisfare il proprio ego senza, spesso, curarsi dell'atmosfera del Natale. A poco a poco la magia spariva dal mondo ed i bambini , sempre più precocemente smettevano di pensare che Babbo Nat

Dove è?

Alla fine del tempo che corre; nella calma di ogni silenzio; nel cuore caldo di chi ama; dentro una tazza di cioccolata fumante. Dentro il calore di un fuoco che nella notte brilla; nel solstizio d'inverno nella brama di chi afferra la vita Al confine tra l'anima e la mente. Che sia lì il Tuo Natale e in ogni altro luogo che il tuo spirito ti invita a sognare proprio lì nel tuo posto più segreto, nel cuore del tuo cuore  pronto a scaldare ogni tuo giorno a venire. Buon Natale a tutti

Cuore confuso

  All'insaputa del tempo, mi perdo , in un percorso fatto di silenzio, nel nulla di uno spazio dove ogni riferimento è casuale. Io,  fuggo; scappo da me stesso per riuscire ad incontrarmi  senza riconoscere chi ho davanti. Forse riuscirò a trovare assonanze col mio Io, oppure mi volterò altrove  per non trovarmi. Sarò in una strada senza porte, senza vie o indicazioni, solo, senza nemmeno me stesso. Straniero a chiunque viaggerò in incognito, sarò uomo e donna, senza nessuna patria; annegherò ogni vagito della mia consapevolezza  fra le sue stesse lacrime. Parìa dell'esistenza  mi vestirò di cielo e futili speranze, di cenere e fango; sulla pioggia danzerò. Mentre il silenzio mi avvolge ritroverò il senso della Vita, il perché di ogni cosa. Basta con il correre  dietro chimere di carta  che ammuffiscono alle prime pioggie; basta il rincorrersi  dentro il vortice di sogni  che al mattino si fanno nebbia e volano via. Voglio arrivare al nocc

Il folle pazzo

Ritmicamente solleviamo i pensieri alla ricerca della nuova realtà i mille soli riscaldano il cuore mentre il corpo brucia, avanziamo sul percorso degli illuminati attendendo una guida Il maestro è un pazzo il folle che ha esplorato i mille mondi. Mi guarda e sorride irridendo le mie vesti lui è nudo sotto la neve che scende. Mi guarda e piange lacrime di gemma e triste perché la mia luce si è spenta. Giro il mio sguardo alla luce del mattino ma era una lucciola distratta. Il mio maestro è sparito sono rimasto all'interno del mio buio la fioca luce della speranza conduce i miei passi. Cammino sul selciato scosceso attorno a me i lupi ululano preghiere alla luna inciampo sui sassi che delimitano le ombre. Scorgo intorno a me le tombe degli innocenti che hanno intrapreso il cammino. Entro nella grotta della signora senza occhi che guida l'esercito degli uomni specchio. Osservo il mio volto sull'argento mi vedo strano il mio viso è vecchio. Urlo