Lui era li, disteso al dì la del burrone, pareva sospeso nell'aria. Mi avvicinai il più possibile ed era proprio cosi; lui era sospeso nel vuoto. Non so come era finito al di là del limite dello strapiombo eppure nessuno poteva negare che non si era sfracellato in terra. Ero distante pochi metri però non credo che avrei potuto afferrarlo, rischiavo di cadere in basso ed io , sì io ero sicuro che sarei caduto. Immaginavo già il mio corpo volare nel vuoto; non so se avrei mai avuto paura; solo un lungo viaggio breve quanto il mio respiro, quanto una scintilla che dalla brace emerge morendo subito dopo ma lungo, lungo quanto deve essere un'intera vita. Poco importa se poi il mio corpo avrebbe toccato terra con violenza e il suolo, troppo duro per attutire la mia caduta non avrebbe permesso al mio corpo di passargli attraverso; anzi avrebbe distrutto prima la mia pelle, poi le mie ossa e tutto quello che è tra loro, il mio derma,le mie vene che si sarebbero sicuramente strappate.