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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Grammo a grammo

Stagni e pozzanghere ciarpame di acque lorde schiuma di piscio sterco di gallina. Tu mi hai rinchiuso dentro la tua gabbia che hai cinto tutta d'oro e di cristalli così che chi da fuori vede nota soltanto il lusso di apparire. Io fuori sono di platino e gioielli poi dentro sono Paura, Rabbia e Freddo Io curo con perizia i miei capelli ma tremo quando vieni ad afferrarli. Tu sei serpe di bosco ti getti dal ramo alto sul mio collo infili i tuoi canini sulla pelle instilli il tuo veleno goggia a goccia. L'anima avvelenata il letto è vuoto a casa solamente quando hai voglia. Non voglio giuro basta sono stanca il giorno è spento la notte mi ha inquinato dio o chi per lui ho già pregato di far finire presto questo giogo. Hai comprato la mia anima per soldi ma io te li ritorno e ...complimenti tu ne hai fatto uno straccio l'hai infangata, hai preso la mia vita e l'hai stracciata. Adesso quando urlo "VOGLIO ANDARE" mi guardi calmo

La vecchia ed il prete

Padre amorevole , marito fedele Ma chi minchia rici prete senza testa me maritu era na gran bestia Uomo irreprensibile, lavoratore indefesso Si uri e uri si taliava a so cedda e c'arrubbau puri l'occhi a 'na puredda Uomo di una volta, gentile romantico sua moglie è qui davanti e nel dolore piange Cettu cà chiangiu si nni iu stu bastaddu vintanni aveva e babba mi fregau stu curnutu C'è però da dire una cosa  finnamenti a virità s'ammostra Ha lasciato nel mondo la sua traccia E u fetu si senti finu add'intra di essere integgerrimo e preciso Preti di stu cappiru di chiesa ma cchi nun lo capisti ca fù fitusu TINITIMI TINITIMI SANNUNCA SBOTTU Quanto dolore cara mia signora io sono a Lei vicino col mio cuore che brutto è stato perdere un signore un caveliere tale un gran uomo di chiesa Sonora la risata è risuonata la vecchia sputa in terra e parla lenta Preti, pretazzu ancora no capis

Fantasmi- poesia fantastica

Solo ed immobile al respiro adeso ascolto in silenzio il battito del mio cuore ed attendo il suono del rintocco. Non sento nulla; il vento che soffia tra i rami non arriva alla mia pelle. Dietro me un cane abbaia alla luna ed il suono della notte che si accende. Io sono morto ucciso dalla speranza della vita. Io sono stato ucciso da un essere che ha chiuso la partita. ono un fantasma ed il mio petto è fermo io non respiro non sono più un eterno. Ora verrà dal cielo la mia luce oppure il gelo coprirà il mio corpo. Che strano ho detto il corpo come a dire che sono vivo e allora è da capire. Chiudo i miei occhi e immagino di andare dove volevo senza camminare. Sono rimasto fermo lì dov'ero sono ancorato al corpo mio disteso. Vedo le luci osservo le ambulanze qualcuno urla qualcuno ancora piange sento un bruciore che mi gela il petto apro i miei occhi mi trovo sopra un letto. Adesso sento il cuore mio che batte ma le mie gambe hanno perso il respiro Io son
Ritengo intile spiegare il chiudere e l'aprire del perimetro insabbio i miei scriti e non diffondo nulla che non sia a pagamento. Paghiamo l'aria ma aneliamo al respiro ed il respiro è solo movimento dare avere. Io sono gretto io vivo per i soldi il mio pensiero è solo guadagnare. Libri su libri , storie di pirati ladri lecchini storie per vecchi racconti per bambini. Io sono uno scrittore senza testa un emerito figlio della bomba e scoppio mentre in aria c'è la festa e dormo steso sopra un foglio bianco.

E' l'alba

Rapide nel cielo passano onde oro e vermiglio lanciano messaggi d'amore a fanciulli dal cuore puro. Aspettano il risveglio sonnecchiando lente sul vento Urlano "USCITE TUTTI IL NOSTRO SPETTACOLO CORRETE A VEDERE" giocano a nascondino con le stelle poi rincorrono la luna che assonnata và a riposare. Chiamano il sole a gran voce perchè potente arrivi. Solleticano nuvole dispettose facendole arrossire e come il mare riempiono il cielo e gli occhi di chi può vederlo e il loro cuore. E' l'alba

Domani morirò

Domani morirò sarà il giorno e il momento giusto quello che per me è stato scritto, senza pericolo di errore. Domani morirò né oggi né tra un mese; ogni cosa è definita impressa sulla pelle del tempo. Domani morirò e insieme a me altri mille qualcuno romperà anelli di dolore altri moriranno senza scopo Domani morirò per un momento si farà silenzio il mondo cesserà di respirare ed il tempo mi sarà fratello. Domani morirò ed alla fine varcherò la soglia avrò le risposte alle domande ed ogni cosa si farà chiara. Domani morirò ma non provare dolore sarà quello che deve essere non c'è altra soluzione. Domani morirò ma qualcosa di me rimane le lucciole dei miei sogni un soffio del futuro. Domani morirò dormi serena fino ad allora sarò qui a vegliare i tuoi sogni e nessuno ti potrà svegliare. Domani morirò aspetto la signora che ride l'attendo col vestito migliore e una canzone per danzare Domani morirò ma i miei sogni sono ancora vivi le mie poesie sono bambine la notte ancora lunga

Il mio corpo

Il mio corpo è fuoco e vento Fatto dalla materia delle stelle. Il mio corpo è vuoto e sabbia esso è immortale evolve. Il mio corpo è di brezza d'autunno che dopo l'estate rinfresca le giornate. Il mio corpo è di petali di rose che fioriscono di Maggio. Il mio corpo è sorriso di bimbi fragile ed unico. Il mio corpo pagherà il suo debito alla vita ma alla fine resterà debitore. Il mio corpo è nave mi trasporta sul mare sfidando venti,cavalcando onde. Il mio corpo è immenso Dio che è infinito abita dentro .

Saluti

Saluti dall'inferno nel buio mi sono perso ho deciso di rinnegare l'amore, l'ho fatto per piacere. La mano sua era tesa nel momento della morte risplendeva di luce ho sbarrato le porte. Saluti dall'inferno a tutti i benpensanti non si sta poi male irridiamo anche i santi. Avevo intravisto il suo volto sorridere radioso ma io l'ho fatto fesso io sono il vittorioso. Saluti dall'inferno da questo mondo oscuro la luce è artificiale non c'è un pensiero puro. Ne ho sentito la voce mi parlava d'amore chiamava dolce il mio nome ma la mia risposta è feroce. Saluti dall'inferno io oggi ho fatto strada ho rinnegato il bene il piacere mi aggrada. Lui se ne è andata muto con gli occhi come stelle mi ha sorriso dolce non mi ha dato le spalle. Saluti dall'inferno a tutti i cuori spenti io aspetto tutti quanti del resto siamo tanti. Non abbiate timore amici che vi frega qui esiste chi vi vuole non prega non si duole. Siamo pecore nel branco di urlare sono stanc

Il bianco e il nero

Re bianco muove e in quattro mosse arriva a scacco muore il pedone nero in quattro mosse è dilaniato. La prima mossa l'ha giocata l'alfiere a bordo di navi trasportate dai venti ha portato la fede che ha bruciato anime e... corpi. Ha chiacchierato col mondo di balocchi di carne che tanto lo spirito è condannato ed il delitto con la fede si è lavato. La seconda mossa è toccata alla torre dentro squallide case dove tutto è fetore. Passa leggero il Vento che dispensa fermezza dietro al vento le vespe ululare nel buio; il dolore non conta con la notte si fonde Si ruba il lavoro si truffa il corpo si aspira l'anima inchiostro su inchiostro ogni dono si espia all'interno del chiostro. Terza mossa è il cavallo bianco come paura la giustizia occhi aperti ha le gambe pelose. Nelle strade due vie nelle menti due strade orgoglio di sangue vendetta di pietra e le luci si acquietano con gli smorzacandele. Quarta infine la dea la regina bardata porta scarpe curate ha le unghia dipint

Su una nuvola

Compiti su compiti la testa gira in tondo ed il respiro si affanna un dolore nel petto e la memoria vacilla. Nero tutto nero finalmente il riposo. Sono su una nuvola con le alucce e l'aureola steso sopra cotone filato ascolto suoni zecchino vedo piccoli angeli costruiscono forme vince chi è più svelto nel cambiare soggetto. Angeli adulti dai capelli di fuoco soffiano sul mondo calde frasi d'amore. Io lì riposo finalmente al sicuro niente più danari con cui mi hanno illuso niente più doveri che non siano dovuti niente più diritti che non siano acquisiti. Cade un piccolino e si sbuccia un ginocchio piange poverino e ad un tratto, di botto, tutti attorno a lui come fosse un comando piangono all'unisono come a lavarne il male e nel mondo sotto scende il temporale. Gocce sul mio viso che mi fanno svegliare - APRI GLI OCCHI,E' TARDI FORZA VAI A LAVORARE.-

Ritorno

Ho smarrito le mie idee, perdute, scomparse dietro una nube o aldilà del pensiero razionale. Ho scelto di sopravvivere, semplicemente allontanarmi da Phantasophiasi. E' un sogno ma è anche la mia illusione di costruire nel mio reale qualcosa che possa darmi l'illusione di costruire qualcosa di vero. Quando ho visto le poche adesioni al progetto ho pensato che forse il mio mondo è troppo mio , questa storia può valere un sacco di soldi se viene scritta. Ma in realtà i soldi mi servirebbero per poterla scrivere con costanza e coerenza. Vivere Phantasophiasi non è un gioco, bisogna immergersi all'interno di un mondo irreale e perdersi per poche ore o minuti o giorni. QUesto non è sempre possibile. Ho scelto di scrivere una nuova puntata di questo viaggio ogni Venerdì e probabilmente, tutti i miei incontri diventeranno un libro , semmai trovassi un editore che possa avere fiducia in questo progetto. Il tempo è signore ed ogni cosa avviene se deve avvenire.

Il ladro e la colpa

Nessun sogno o incubo che non sia già vissuto il desiderio è bruciante più del mio essere assoluto. Giorno nella notte il piacere paga pegno Nessuno sforzo che non sia vano minuti strappati in un gioco arcano. Nel ricordo del passato, senza forze, il presente annego, ritorno al momento in cui ero servo. Le colpe ritornano insinuanti serpenti dal veleno a morte lenta. Aspetto di pagare il conto, ad ogni azione una reazione è connessa. Nell'espiazione la colpa si sublima. Sono stanco e il sonno non arriva il compagno che oblia ogni accaduto questa volta di me si è scordato. Eppure non è giusto io non comprendo per le colpe in anticipo ho pagato. Ogni obolo versato è presto dimenticato. Non tutte le scintille fanno un fuoco a volte è cenere che tarda a spegnersi. Muoio e rivivo perchè respiro ed ancora ho voglia di correre