Passa ai contenuti principali

La vecchia ed il prete

Padre amorevole , marito fedele

Ma chi minchia rici prete
senza testa me maritu era na gran bestia

Uomo irreprensibile, lavoratore indefesso

Si uri e uri si taliava a so cedda
e c'arrubbau puri l'occhi a 'na puredda

Uomo di una volta, gentile romantico
sua moglie è qui davanti
e nel dolore piange

Cettu cà chiangiu
si nni iu stu bastaddu
vintanni aveva e babba
mi fregau stu curnutu

C'è però da dire una cosa
 finnamenti a virità s'ammostra
Ha lasciato nel mondo la sua traccia
E u fetu si senti finu add'intra
di essere integgerrimo e preciso

Preti di stu cappiru di chiesa
ma cchi nun lo capisti ca fù fitusu
TINITIMI TINITIMI SANNUNCA SBOTTU

Quanto dolore cara mia signora
io sono a Lei vicino col mio cuore
che brutto è stato perdere un signore
un caveliere tale un gran uomo di chiesa

Sonora la risata è risuonata
la vecchia sputa in terra e parla lenta

Preti, pretazzu ancora no capisti
stu strunzu ha statu erba mala e tinta
e finalmenti si livau do cazzu.

Dolce nonnina , capisco il tuo dolore
guardie ,accorete chiamate l'ambulanza
la nonna và rinchiusa in una stanza.

TENGONO LE COMARI LA VECCHINA
che forte col suo volto si avvicina

Preti chi fa non l'ha caputu
cà st'omu fu 'n grandissimu curnutu
tu nò canusci
tant'anni ju c'haiu vissutu
e non mi scantu cchiu di lo to 'nfernu

Al che il pretino chiuse il libro sacro
diede alla vecchia sul volto una carezza
e disse senza nascondere amarezza.

Nonnina cara io tutto ho già saputo
ma cosa vuoi che dica
è risaputo.
Del resto le minchiate sono tante
Iddio nel cielo giudica dai fatti
in questa terra, nonna siamo niente
che c'è ne frega di contare sciocchezze
tanto alla fine alla fine dei conti
chi è stronzo resta stronzo senza dubbio.

Fatto il suo discorso in un'orecchio
la nanna ritornò sopra la sedia
il fazzoletto prese ed urlò AMORE
il prete diede la benedizione.

Preti pretinu tu si davveru spettu
lu cori batti forti 'ndo to pettu

Commenti

Post popolari in questo blog

Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

L'attesa

Prescelti contiamo i giorni, uno dopo l'altro nell'attesa che arrimi e in questo tempo rimaniamo fermi. Si agitano,respiri, di incoscienti che, giorno per giorno, vivono la vita. Noi,che siamo i sapienti, stiamo in riverente attesa. Attendiamo l'attimo esatto, per gioire; non abbiamo cura di risate sboccate. Due uomini giocano a tresette, i loro denti bianchi sguainano infantili sfide. Ogni secondo trascorso anelando; ogni ora fiduciosi, aspettando; fuori dalla nostra porta, un albero di pesco il fiore rosa diventa frutto; a terra si fa pasto per i vermi. Limitiamo il respiro, perché, quando arriverà quel giorno, potremo correre a perdifiato; nel sole, giocano ignoranti ragazzi, all'amore. Senza conoscere il motivo dell'attesa. Noi immobili aspettiamo il segno. Restiamo con i nostri occhi chiusi al mondo, perché ogni cosa può racchiudere melma. Il buio non potrà sfiorarci né la luce del sole riuscire a ferirci. Due donne venute dal mercato, chiacchierando del tempo

Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre