Si oscilla tra necessità e desiderio
nel fiume che nasconde la strada.
Buio e sole si alternano all'interno del mondo
ognuno con i suoi doni e le sue maledizioni.
(Le rime bastarde non vengono
ma io non me ne curo
le mie poesie suonano all'interno della mia musica)
Curiosano sbeffeggiando il percorso
i sentieri sembrano distanti.
A volte paiono intersecarsi
ma camminano su livelli diversi.
(perché le poesie devono avere gabbie
chi ha scritto che devono avere stile
non basta che scuotino l'anima?)
Diamanti che sono fatti d'aria
letame che nutre fiori dai colori dell'oro.
La necessità si nutre di fuoco
il suo sapore è amaro
qualche volta sale allo stomaco
è serva del bisogno.
Il desiderio si nutre di vento
il suo gusto è d'ambrosia
scende nell'anima
è padrone del sogno.
( è inutile che io mi sforzi
io non riesco a trovare le parole adatte
le frasi auliche che rendono un concetto poesia
ma non è forse poesia il sentire
il comunicare i sentimenti dello spirito?)
Si oscilla in questo regno
tra desiderio e bisogno
tra necessità e nel sogno.
Nessun sentimento che non sia ambivalente
nessun pensiero nessuna emozione , niente.
Tradisco il bisogno sognando il desiderio
e nel desiderio cerco la mia necessità.
Ma l'equilibrio è precario
e l'io si lacera
prima o poi la scelta.
(Nessuno legge per diletto
ognuno ha il seme di un giudizio.
La mia arte non mi darà il pane
ma nutre le mie speranze)
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