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grandi e Piccoli

Uomini grandi
urlano il loro potere senza corpo
a Piccoli Uomini che tappano le orecchie.

Sputano i grandi la loro saliva puzzolente
i Piccoli hanno ombrelli di sopportazione.

"Quale misero buffone
ti sei posto al mio livello
devi capire piccolo sbruffone
che di me devi temere.
Vigliacco, spregevole, meschino
sei finito sotto le mie grinfie
sei un lecchino non vali niente
tu non sai lavorare
il solo essere che ha un cervello
che è solo il contenente del tuo cranio.
Se non fai quel
che dico mangio il  cuore
entro nel tuo pensiero e te lo cambia.
Tanto ti pago e la tua vita è nulla
tu hai il mio scherno
sei lo  schiavo moderno."

"Si lei ha ragione"

ho il mutuo
ho la famiglia;
i figli , restano senza padre 
se tolgo te di mezzo.
C'è un tavolo vicino mentre parli
ma è ancorato al suolo e non si alza.
Potrei darti uno schiaffo mentre ciarli
o buttarti in faccia l'acqua dal bicchiere.


Raschia nella gola e nella mente
cercando nuove frasi per colpire
concetti che ti sappiano far male
soltanto per il gusto di ferire.

"La tua vita è privata ?
me ne frego
non hai capito
ti pago
e ti ho nel pugno
se non ti piace
vai quella è la porta
un altro 
dietro nel suo silenzio aspetta."


Adesso basta 
la mente si rinchiude
non sente il cuore
ma la ferita è aperta
e quella lama dentro si dimena.
L'anima è corrosa, l'anima è in pena.
Umiliazioni , frasi senza senso
che hanno senso soltanto nel far male.
Stretta di mano alla fine
il cuore in fuoco
brucia dentro 
nel  corpo fumo.
Fiele che corrode spirito e pensiero.

Il grande uomo sorride 
soddisfatto
il Piccolo Uomo pensa ai figli
freme.

La vita è ruota.
 



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Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

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