Brindo alla Follia
quella maiuscola
che porta gli uomini a sbandare
a mutare la strada
a ritornare indietro dopo che si è arrivati.
Lo faccio con un calice cristallo
che porta ancora i segni del rossetto
BAMBINI ANDATE A LETTO
NON È QUESTO IL TEMPO DI ASCOLTARE
Alzo in alto il bicchiere e brindo
nel tavolo della pazza lepre
il Cappellaio fremente beve
il rumore è lieve ancora c'è chi canta
ZUCCHERO... ZUCCHERO
QUESTO ZUCCHERO NON È MAI ABBASTANZA
Onoro il desco con la mia presenza
mi nutro di ogni singola pietanza
non domando alcuna provenienza
anche se il conto è salato e manca la pazienza
PRESTO ... PRESTO TAGLIATEGLI LA TESTA
PENSA ANCORA LO SCIOCCO DI ESSERE ALLA FESTA.
Urla la regina agli invitati
ma i soldati la prendono per il suo verso
tagliano su ghigliottine antiche
teste di zucca per friggerne la polpa
NON VI È NESSUNA COLPA
E LA LUNA È SOLO LUCE RIFLESSA
miagola il gatto sparendo nella nebbia
mentre Alice si sveglia dalla fiaba .
Giusto o non giusto
Falso oppure vero
sarò sincero
non me ne importa niente.
La mia Follia
dame e cavalieri
mi serve per confondere la Morte
per fare un altro giro con le carte
mentre il Destino guarda un'altra parte
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