Passa ai contenuti principali

all'interno del'io

Entro nella grotta;al suo interno sembra che non esista nessuna luce, sento un forte rumore alle mie spalle, mi volto e quello che prima era un ingresso adesso è solo una massa scura, attorno a me la luce è, semplicemente , scomparsa, ogni cosa sembra ovattata, nessun rumore ;credo di ascoltare, per la prima volta in tutta la mia vita, il Silenzio. 

Non vedo e non sento nulla, cerco di toccare il mio corpo , e le sensazioni sono di toccare aria; non riesco a sentire nessun odore , provo a deglutire ma la mia saliva somiglia ad acqua distillata.

Urlo, grido con tutto il fiato che ho nei polmoni ma non riesco a sentirmi. 

Sono solo, per la prima volta . Assolutamente solo . Non avevo mai avvertito questa sensazione; nella nostra esistenza , abbiamo qualche volta l'illusione di essere soli ma abbiamo gli odori la vista e tutti gli altri sensi che ci fanno essere all'interno di una realtà ricca di energie ed esistenze che , pur non essendo insieme ad altri della nostra specie, ci fanno sentire parte di un qualcosa.Adesso invece io sono solo. Piego le mie gambe, almeno credo di averlo fatto e mi metto in ginocchio; non ho idea di quale sia la mia dimensione nello spazio, potrei essere in qualunque posizione 

Deve essere angosciante per chi non riesce ad avere la sensazione di essere o forse , la natura, dio o uno spirito ha dato la possibilità di non sentire questa angoscia che io ho nel mio cuore.

Il mio cuore , forse è questa la soluzione. Entro dentro di me come faccio quando devo rilassarmi per raggiungere lo stato di leggera trance e mi accorgo che dentro di me esiste un universo di sensazioni. Un mondo all'interno del mio mondo, vedo una scintilla che si espande e cresce; mi sembra quasi che sia come le stelle che si vedono nelle illustrazioni per bambimi con tanti raggi scintillanti, Vedo questo luogo o almeno quello che di questo luogo mi ricordo e davanti me uno specchio e nello specchio, o almeno mi sembra uno specchio, vedo una figura umana avvolta nella luce, una luce colore platino e dietro un ombra di una sfumatura tra il blu l'azzuro ed il verde che brilla come una pietra preziosa. Le sensazioni sembrano dilatarsi come questo tempo che trascorre ...

Non so quanto tempo sia passato, secondi ,ore, minuti, giorni. Nella mia testa rimbalza 

" Salve uomo di carne, come stai?",
All'interno del mio io

Non capisco chi sia che ha parlato, non riesco a capire da dove venga. Nello speccchio il mio riflesso; l'uomo avvolto nella luce color platino credo di essere io ma, se guardo bene, l'ombra indaco sembra che parta da un punto indefinito dietro di me. La mia attenzione è attratta da quello che sta succedendo attorno.
Davanti a me, piccole sfere di luce si agitano nell'aria, provengono un po' dappertutto iniziano come formazioni bollose che si liberano dolcemente , dagli alberi attorno, dal lago , dalle nuvole che la brezza lievemente sospinge come i miei pensieri che scorrono tra i miei bui.
Le sfere viaggiano tutt'attorno a me, da poche decine a centinaia, alcune di esse si fermano davanti lo specchio, vedo al loro interno e scorgo dei riflessi iridescenti che formano un arcobaleno di colori; le sfere di luce, prendono a girare su se stesse e assumono l'aspetto di corpi metallici, almeno quelle più vicine.
Sono attratto dal guardarle. Adesso non vedo più l'arcobaleno dei colori ma me stesso, come guardarmi da differenti angolazioni su degli specchietti sferici, hanno smesso di girare e compiono piccole oscillazioni come se mi stessero scrutando. Due piccole sfere si avvicinano , ad un certo punto noto l'ombra indaco dietro le mie spalle, vedo due mandorle arancio che si riflettono. Mi accorgo di non potermi muovere , le due sfere si avvicinano ancora, arrivano dietro di me, adesso posso girarmi, volto la testa e vedo le sfere ondeggiare nel nulla. Ad un tratto devo turare le orecchie e piegarmi sulle ginocchia mi colpisce un fischio acutissimo, un lampo di luce mi abbaglia e tutte le sfere convergono nello stesso punto, dal loro incontro si materializza una figura che, a parte il colore, sembra umana. La sua superfice sembra luce pura, dentro non esiste né un ombra né un accenno di buio. In un tempo che sembra dilatarsi la luce si fa intermittente e prende a pulsare o meglio sembra che si formino delle onde , delle increspature. Il colore comincia a variare in differenti gradazioni, sembra un arcobaleno davanti ai miei occhi però con colori molto intensi, gradualmente ci sono delle oscillazioni verso il blu , dopo sembra sparire.
Dove prima c'era il corpo adesso sembrava non esserci nulla, mi volto e riprendo a guardare nella direzione dove era sparito.
Il corpo è diventato uno specchio che riflette tutto quello che si trova attorno. Dove dovrebbero essere gli occhi si formano due fori neri, senza luce. Trascorre il tempo e dove erano i fori cominciano a brillare delle luci verdi, che diventano talmente brillanti che mi costringono a mettere la mano sugli occhi per proteggermi. La trasformazione continua ed il corpo si definisce sempre di più mentre si avvicina. Ad un certo punto si porta dietro lo specchio e per una frazione di tempo non lo vedo . Di nuovo sparisce ai miei occhi.Nello specchio si forma una bolla che prende la forma delle dita , di un braccio e come se fosse semplicemente una porta aperta si affaccia la stessa figura di prima.

Stavolta il cambiamento è molto rapido, il volto si fa rosa carne e una tunica bianca avvolge un uomo dal fisico asciutto con un viso che pare rasato da qualche giorno i capelli a spazzola, ed un sorriso con denti bianchissimi ; Il volto le braccia e tutto quello che non era coperto dalla tunica sembrano coperti da scintille di luce che brillano al sole. A parte questo sembrava un quarantenne molto sportivo. Si volta verso lo specchio e si guarda
E' questo l'aspetto con il quale mi vedi?-
La voce sembra provenire da ogni posto e mi rimbomba dentro, la testa
L'uomo, almeno quello che sembra un uomo si gira verso di me
Parlo con te uomodi carne-
Di nuovo quella stessa voce dentro, l'essere mi guarda interrogativo e non apre la bocca per parlare Cosa succede?
Siete strani, uomini di carne, tanto corpo e così poco spirito- un sorriso si allarga sul volto ma la voce è ancora tutto intorno.
Non usare la sua mente, usa la voce, se riesci- stavolta il suono è più lineare, sembra che arrivi da qualche parte dietro di me
Cosa c'è, principe, hai paura che gli faccia male. Se avessi voluto lo avrei fatto uccidere dalle api.
Sai bene che non avresti potuto, la tua natura te lo impedisce
hai ragione Willow, ma non avrei voluto. Lo straniero giunto sulle ali dello spirito di Andreas e lui è mio amico.


La mia mente rimbomba alle parole dell'essere di luce ed attorno a me non c'è nessuno a parte lui.

Adesso apre le labbra ed ascolto la sua voce che sa di ...luce, riesce a darmiserenità, come se il buio che riesce a toccarmi per qualche strano motivo non abbia più possibilità di essere.
Uomo di carne io sono il custode dello spirito e del tempo, servo della porta. Tu sei giunto in questo luogo per andare oltre, raggiungere i mille gradini del sonno profondo ed arrivare al luogo dove FANTASIA è AMORE, Phantasophiasi, ma ricorda che anche amore ha mille volti e in un luogo dove non esistono limiti a volte,amore ed odio oscillano tra loro.Adesso sei all'interno del tuo io e in questo luogo ogni cosa ti appartiene. La caverna del tempo ti ha condotto da me perchè così doveva essere. Ora il tuo ed il mio io sono uniti , almeno fino a quando sarai nel non-luogo, io ti starò vicino. Il principe sarà la tua guida a Phantasophiasi, quella che tu hai conosciuto ha voluto così. Ora il tuo livello aureo è molto stanco, ritorna nel mondo dei vivi e ricorda.
Si avvicina e sul mio volto lancia un dardo di luce dalla punta delle sue mani.

Mi risveglio ansimando e madido di sudore. Il medaglione al mio collo brilla color indaco

Commenti

Post popolari in questo blog

Rane e Rospi-Poesia introspettiva

Rane e rospi gracidano nello stagno colori vivaci, e canti d'amore. Attorno a loro libellule metallo volano a sfidare le lingue di menelick che si tendono mortali. Rannicchiato ai lati dello stagno osservo gli occhi sporgenti ed aspetto il momento per nutrirmi. Inghiotto rospi dalle crespe verruche piene di liquido velenoso ed amaro. Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi senza per questo  perdere il respiro. Oramai ci sono avvezzo i batraci me li calo tutti d'un pezzo. Ho perso il mio orgoglio alla fiera della responsabilità o forse l'ho solo smarrito ma sono certo è rimasto là. Nel mio stomaco i peli hanno tappezzato le pareti e nessun boccone è troppo amaro prima o poi ogni scoria ne esce fuori. Tornerò indietro un giorno riuscirò a tornare.  Steso sul prato troverò il mio orgoglio calpestato. Preso a pedate qua e la spruzzato di fango. Lo prenderò lo distenderò al sole lavandolo con acqua

ONIRICA-poesia folle

Sogni siamo immersi nei sogni sfiorano le nostre anime i bisogni mentre ci innalziamo al di sopra delle necessità. Stringiamoci forti alla vita la notte  arriva in silenzio guidiamo  il nostro cuore alla riva mentre dal nulla ci salva l'incoscienza. Affrettiamo il respiro prolunghiamo il passo l'aguzzino che ha ucciso le illusioni ha posto sul cuore un masso. Il pensiero è innocente  la lussuria strisciante Nel godere suadente le vestali discinte. Sogna  nel sogno è insito il bisogno La vita che non hai avuto il peccato che hai desiderato. Mutanti sordidi prendono avvento le putride carni odorano di melassa la lama bianca sulla tua gola il sangue scorre più lento. Danzano un sabba le streghe nel buio un puledro nitrisce urli lacerato il dolore il tuo piacere avvizzisce. Viaggiamo immersi nei sogni sfiorano le anime mondi messi di pianti fecondi il grande censore oggi miete. Ride soltanto chi soffre mentre chi piange ormai dorme sogna un uomo il domani mentre il futuro

Eterno

Dentro il sole la luce esplode nessun spazio al buio il silenzio è fragore esplosione di idrogeno ed elio, L'oscurità è concetto astruso senza significato il freddo solo mito desiderio senza riscontro. Nel sole infiammo il mio cuore alla ricerca del Dio senza corpo essenza dell'essere unica realtà dell'esistere. Nella sua luce io divento fiamma che al vento immobile si adegua. Nel sogno immerso dormo nell'infinito universo perso rincorrendo chimere nello spazio e nel tempo finito. Il cerchio senza fine mostra retta la linea nel tutto individuo i miei limiti sono tra la mia fine e il mio inizio. Io eterno