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Follia-poesia sociale

Danza sulla lama di un rasoio.
Sul filo della mia mente
facendo piroette attorno al cuore.
Ca... che poesia banale
tutto è già sentito.
La sento esplodere
Mi entra dentro
la follia
mi fa sentire bene
FORTE
LIBERO
senza schegge
che possano legarmi alla terra.


Voglio rompere la tua faccia
perché mi sta sulle scatole
leccare il tuo sangue
che sul mio volto è finito.

Lo voglio
solo
assaggiare
cosa credi;
sentirne il sapore
l'odore pungente.

Sbatterti di nuovo la testa per terra,
fino a vedere il tuo cervello uscire.
Voglio ucciderti
per il gusto di vedere i tuoi occhi perdere la vita.

Nessun controllo
nessun rimorso
non un animale che lo fa per fame
solo bestia ferale e piena di passione
di RABBIA ANCESTRALE.

Fuoco senza controllo
voglio bruciare il mio corpo
sentire la pelle che si consuma nel fuoco
l'aroma acre che mi riempie le narici.
VOGLIO 
il dolore
si
il dolore che soffoca la mente
fino a perdere ogni connessione.

Nuotare dentro il mare
fino a che l'acqua non mi avvolga
Stanco
provare ad alzare la testa
accorgermi che stavo annegando in uno sputo.
Incazzato togliermi il costume
e pisciare sulla riva
mentre tutti attorno guardano
schifati.
Ridere senza senso o ragione
URLARE URLARE URLARE
al mondo
senza voce o parole
lo schifo che opprime
la miseria che attorno ci comprime.



Lo scorpione che gira e cerca di colpire
anche lui è affamato
solo che è più bastardo
se ne fotte del controllo;
gli basta alzare il culo
ed ammazzare
senza ritegno.
Anche lui ha gusto nel vederti soffrire.
Gli piace banchettare
selvaggio mentre ancora vivo osservi
senza movimento alcuno
smembrarti poco a poco il corpo
pezzo per pezzo
senza fretta.
Allo scorpione piace osservare.

Ma torniamo all'argomento principale
al nocciolo della questione
all'intimo nucleo della faccenda.

CHE CAZZO HAI DA GUARDARE!!!!!!

Commenti

Gianna ha detto…
Per te premio oro sul mio blog dei premi.

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Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

L'attesa

Prescelti contiamo i giorni, uno dopo l'altro nell'attesa che arrimi e in questo tempo rimaniamo fermi. Si agitano,respiri, di incoscienti che, giorno per giorno, vivono la vita. Noi,che siamo i sapienti, stiamo in riverente attesa. Attendiamo l'attimo esatto, per gioire; non abbiamo cura di risate sboccate. Due uomini giocano a tresette, i loro denti bianchi sguainano infantili sfide. Ogni secondo trascorso anelando; ogni ora fiduciosi, aspettando; fuori dalla nostra porta, un albero di pesco il fiore rosa diventa frutto; a terra si fa pasto per i vermi. Limitiamo il respiro, perché, quando arriverà quel giorno, potremo correre a perdifiato; nel sole, giocano ignoranti ragazzi, all'amore. Senza conoscere il motivo dell'attesa. Noi immobili aspettiamo il segno. Restiamo con i nostri occhi chiusi al mondo, perché ogni cosa può racchiudere melma. Il buio non potrà sfiorarci né la luce del sole riuscire a ferirci. Due donne venute dal mercato, chiacchierando del tempo

Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre