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Carta canta

Carta canta
e l'inchiostro vi si imprime
chi sbadiglia sbaglia
ed il signore osserva.
Beato chi ci crede
ma il sorriso è insipiente
onnipotente l'amore fa tremare i polsi
ma abbiamo segato le mani
Giovani nani ossequiano la meretrice
ella è dell' amore la più sapiente attrice.
Puntano le dita le monache orripilate
dimena il suo culo come fosse estate.
Danza cosciente delle risa e dei lazzi
balla senziente per gli onanisti mai sazi.
Urla alla luna il pio santo in ginocchio
mentre il blasfemo strizza alla notte il suo occhio.
Spinge il rimorso l'innocente nel buio
mentre il perverso china il capo al suo dio.
Nessuna frase è troppo
nessuna speranza è fumo
il mondo viaggia in catene
ed il virgulto soffre le pene.
Il desiderio è scintilla
che dentro il corpo sfavilla
sbriluccica brilla si abbatte si perde 
nel buio si fa luce e disperde
l'innocenza si ingarbuglia farfuglia 
 il mondo vince e si imbroglia.
Carta canta
ed il mondo continua il suo percorso
naviga dentro il futuro
rinnegando il passato
ma il cerchio gira si volta 
ed ogni volta si arrota
si ripresenta 
 si sdegna il pio e
la meretrice danza ed
 il fanciullo si sporca 
si indigna il pio alle monache devoto
ignoto 
si sfiocca il passato daccapo e ricomincia
 e 
si spegne 
si riaccende 
riprende 
corsi e ricorsi
 dispersi
persi
ritrovati senza mai essere cercati
Carta canta senza più voce ...


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Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

L'attesa

Prescelti contiamo i giorni, uno dopo l'altro nell'attesa che arrimi e in questo tempo rimaniamo fermi. Si agitano,respiri, di incoscienti che, giorno per giorno, vivono la vita. Noi,che siamo i sapienti, stiamo in riverente attesa. Attendiamo l'attimo esatto, per gioire; non abbiamo cura di risate sboccate. Due uomini giocano a tresette, i loro denti bianchi sguainano infantili sfide. Ogni secondo trascorso anelando; ogni ora fiduciosi, aspettando; fuori dalla nostra porta, un albero di pesco il fiore rosa diventa frutto; a terra si fa pasto per i vermi. Limitiamo il respiro, perché, quando arriverà quel giorno, potremo correre a perdifiato; nel sole, giocano ignoranti ragazzi, all'amore. Senza conoscere il motivo dell'attesa. Noi immobili aspettiamo il segno. Restiamo con i nostri occhi chiusi al mondo, perché ogni cosa può racchiudere melma. Il buio non potrà sfiorarci né la luce del sole riuscire a ferirci. Due donne venute dal mercato, chiacchierando del tempo

Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre