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Cantilena tra la vita e morte

Arraffa grani di luna
la clessidra di sabbia;
lacrime di latte e stelle
negli specchi di nebbia;
il cielo ulula alla terra
rubino sfavilla.
Malie della notte
l'oro e la malasorte;
cancello chiuso a chiave
la morte ondulando scorre.
Richiama il silenzio
il nudo cristallo
e prende il sopravvento
lo stridio del tarlo.
Langue il debole alla vista del sangue
svenevole si affaccia. 
Il mondo rinfaccia
pruriti e scarni volti
alla fiera dei morti.
Tic tac e non è tardi
per essere pedanti.
Una scintilla si accende 
 si fa acciaio fuso.
Un sogno si spegne
nell'urlo salato.
Dormi dolce fanciullo
oggi è già Passato

Commenti

Anonimo ha detto…
suggestiva.

buon inizio di settimana.
Doc Nature ha detto…
Buona settimana

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Rane e Rospi-Poesia introspettiva

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