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Rane e Rospi-Poesia introspettiva

Rane e rospi gracidano nello stagno
colori vivaci, e canti d'amore.
Attorno a loro libellule metallo
volano a sfidare le lingue di menelick
che si tendono mortali.
Rannicchiato ai lati dello stagno
osservo gli occhi sporgenti
ed aspetto il momento per nutrirmi.
Inghiotto rospi dalle crespe verruche
piene di liquido velenoso ed amaro.
Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi
senza per questo  perdere il respiro.

Oramai ci sono avvezzo
i batraci me li calo tutti d'un pezzo.

Ho perso il mio orgoglio
alla fiera della responsabilità
o forse l'ho solo smarrito
ma sono certo è rimasto là.

Nel mio stomaco i peli
hanno tappezzato le pareti
e nessun boccone è troppo amaro
prima o poi ogni scoria ne esce fuori.

Tornerò indietro
un giorno riuscirò a tornare.
 Steso sul prato
troverò il mio orgoglio calpestato.
Preso a pedate
qua e la spruzzato di fango.

Lo prenderò
lo distenderò al sole
lavandolo con acqua di rugiada
colta di primo mattino ed ancora pulita.
Con Lui ritornerò sulla mia strada

Commenti

pasticcino ha detto…
Ciao Mistral,
quanti rospi ingoiamo nella nostra vita...dici bene..alla fine ci si abitua...lo si "deve" fare, abbiamo delle responsabilità ma per fortuna verrà il tempo della riscossa e, se non sarà troppo tardi e la rugiada sarà ancora pura, rinasceremo a nuova vita col giusto e limpido orgoglio di chi ce l'ha fatta!
Buona settimana.
Doc Nature ha detto…
Grazie, per la visita. Sai, anche se ci si abitua, a volte aspettare avvelena il cuore.
Ciao
Anonimo ha detto…
Sarebbe meglio mettere un link al sito del fotografo che ha fatto lo scatto.

www.claudiopia.it
Doc Nature ha detto…
Assolutamente d'accordo, però alcune immagini si trovanoo senza un link del fotografo. Se sai chi è ti sarei veraente grato.

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Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

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Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre