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L'Attesa

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Non si sa cosa Lei aspetti, è lì da ore con il suo vestito attillato e il sorriso sgualcito che mostra fiduciosa ad ognuno che incroci il suo sguardo; il suo volto ha un non so che di innocente e sembra dire "non fatemi del male"
E' lì imperterrita con i suo capelli biondo sporco le sue forme minuta sotto il vestito attillato e lo sguardo smarrito in chi sa quali prati fioriti , come se fosse una donna di Monet perduta in un tempo passato , con l'ombrellino sulla testa a coprirsi dal sole troppo forte.
Ad un certo punto arriva, su un'auto troppo sporca e troppo vecchia un uomo, avrà avuto una sessantina di anni, la barba incolta e l'aria di uno che, nella vita, ha perduto ogni cosa, Lei gli sorride e si avvicina, le offre il suo prezzo e l'uomo apre la porta alla sua destra, la lascia entrare con un gesto quasi elegante come se quella ragazza fosse quella cosa che aveva smarrito, anche se solo per pochi attimi, avrà l'illusione che tutto quello che il mondo gli aveva negato si trovi lì, come se sporcando la sua anima e il suo cuore potesse ripulirsi ... come se.
Sulla strada, nel punto in cui Lei attendeva , è rimasta un'ombra appena accennata, una figura magra e delicata, l'ombrellino sulla testa a coprire il volto dal sole, l'anima di quella ragazzina perduta che somiglia, dolcemente, ad una donna di Monet
Licciardello Alfio

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