Passa ai contenuti principali

Crickr

Il cuore non può sentire
ed il corpo è in silenzio
il sogno nel sogno è denso
assenzio cianuro dei sensi
Oblio
nuda assenza
desio
il fumo si fa onda e il muto parla
Nascite senza senso
il pensiero è portento
neuroni si parlano discutono ed esce fuori il pensiero.
Folle pensare al mare senza acqua
e nell'acqua nuotiamo
Ti bramo
ed il desiderio è morte.
La vita sola consolazione
all'ignavia del minchione.
Nascere
e divenire
talco
leggero e fragile
distacco
e il mondo ti parla.
Linguaggio di segni e emozioni.
Muoni nel tempo divisi
condivisi dai folli al limitare della nebbia.
La mente si annebbia
ed il reale non appare.
Il sogno peregrina nelle pagine bianche
scritte da uno scemo con l'acqua.
La carta si è bagnata
il foglio si strappa
ride lo scemo
inzuppando il pennello.
Sotto la terra si spacca
la fossa che affossa le speranze
il predone langue languidamente
sulla ragazza stanca
balla col tanga la donna squattrinata.
È nata, è nata un'altra storia è nata.
La piccola fiata strilla è arzilla
La vecchia riflette sul mondo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Rane e Rospi-Poesia introspettiva

Rane e rospi gracidano nello stagno colori vivaci, e canti d'amore. Attorno a loro libellule metallo volano a sfidare le lingue di menelick che si tendono mortali. Rannicchiato ai lati dello stagno osservo gli occhi sporgenti ed aspetto il momento per nutrirmi. Inghiotto rospi dalle crespe verruche piene di liquido velenoso ed amaro. Rane e ranocchi li ingoio del tutto interi senza per questo  perdere il respiro. Oramai ci sono avvezzo i batraci me li calo tutti d'un pezzo. Ho perso il mio orgoglio alla fiera della responsabilità o forse l'ho solo smarrito ma sono certo è rimasto là. Nel mio stomaco i peli hanno tappezzato le pareti e nessun boccone è troppo amaro prima o poi ogni scoria ne esce fuori. Tornerò indietro un giorno riuscirò a tornare.  Steso sul prato troverò il mio orgoglio calpestato. Preso a pedate qua e la spruzzato di fango. Lo prenderò lo distenderò al sole lavandolo con acqua

ONIRICA-poesia folle

Sogni siamo immersi nei sogni sfiorano le nostre anime i bisogni mentre ci innalziamo al di sopra delle necessità. Stringiamoci forti alla vita la notte  arriva in silenzio guidiamo  il nostro cuore alla riva mentre dal nulla ci salva l'incoscienza. Affrettiamo il respiro prolunghiamo il passo l'aguzzino che ha ucciso le illusioni ha posto sul cuore un masso. Il pensiero è innocente  la lussuria strisciante Nel godere suadente le vestali discinte. Sogna  nel sogno è insito il bisogno La vita che non hai avuto il peccato che hai desiderato. Mutanti sordidi prendono avvento le putride carni odorano di melassa la lama bianca sulla tua gola il sangue scorre più lento. Danzano un sabba le streghe nel buio un puledro nitrisce urli lacerato il dolore il tuo piacere avvizzisce. Viaggiamo immersi nei sogni sfiorano le anime mondi messi di pianti fecondi il grande censore oggi miete. Ride soltanto chi soffre mentre chi piange ormai dorme sogna un uomo il domani mentre il futuro

Eterno

Dentro il sole la luce esplode nessun spazio al buio il silenzio è fragore esplosione di idrogeno ed elio, L'oscurità è concetto astruso senza significato il freddo solo mito desiderio senza riscontro. Nel sole infiammo il mio cuore alla ricerca del Dio senza corpo essenza dell'essere unica realtà dell'esistere. Nella sua luce io divento fiamma che al vento immobile si adegua. Nel sogno immerso dormo nell'infinito universo perso rincorrendo chimere nello spazio e nel tempo finito. Il cerchio senza fine mostra retta la linea nel tutto individuo i miei limiti sono tra la mia fine e il mio inizio. Io eterno