Cauterizzano ferite
sporche di giorni ed ore
passate nell'illusione di domani.
Squarci nella texture dell'inatteso
cristallizzano il giorno presente.
Radenti uccelli senza becco
entrano nel corpo strappando memorie.
Qui ed ora
ghiaccio all'interno della trama.
Gracchiano lontano i corvi
spocchiosi girano sul morto.
L'assorto è in viaggio
alla ricerca del centro
la spirale cade a piombo.
Il soffitto è cielo
soffocante cappa
Stona la voce sgraziata
annunciando la fine della storia.
Sospesa nell'aria
assertivamente lasciata andare.
Nessuna proposta
nemmeno una risposta
ogni cosa è lasciata all'interpretazione dell'attore.
Finita
non sospesa
terminata
andata.
Nessun ricordo che valga la pena
solo un embrione di quello che poteva
ed il dopo è solo un'idea
Il pessimo romanzo di uno scrittore ubriaco di Lei
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