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L'Asceta ed il Poeta


Eterico l'asceta sul monte assiso
il fiume ammira
sotto il burrone disteso
incantevolmente incantato
disserta del mondo e del suo stato.
"Discenti" dice assorto e stralunato
" vi insegnerò del mondo il grande scopo
vi cullerò con i segni del maestro
e il vostro animo
alla fine
sarà desto.
Vi insegnerò
cari fanciulli dolci
l'amore
del mondo il suo sapore
vi renderò edotti del futuro
il male ed il dolore
farò sfumare
la vostra vita farò rifiorire"
Mentre l'asceta parlava in rima si avvicinò un uomo visibilmente scosso e addolorato, sul volto i segni di una sofferenza profonda. Il viso , solcato dalle lacrime, aveva due strisce arrossate in corrispondenza del passaggio di quel salato umore.
"Tu uomo
fanciullo caro e adorato
perchè piangi
perché il tuo cuore è addolorato
lascia tutto
dimentica il passato
ogni cosa è scritta
tutto per un motivo accade
nulla che non serve
ogni vita cade"
L'uomo guarda negli occhi l'asceta e scopre un mondo nuovo, diverso; un universo fatto di aria e vento. L'uomo è un poeta conosciuto da molti dei discepoli dell'asceta, un uomo molto sensibile che, da poco, aveva perso una persona cara. Il dolore era talmente grande che nulla, nessuno, riusciva a calmarlo. Le sue poesie erano divenute scure e dolorose come il suo grande cuore. Mentre l'asceta stava per abbracciarlo il suo viso si rabbuiò ed il dolore si trasformò in rabbia.
Tu chi sei, asceta ? Tu cosa vuoi dalla mia vita ? Tu non puoi aiutarmi !
Tutto attorno nella folla ci fu un brusio
È un pazzo..., è un folle... il dolore lo ha fatto impazzire
"Fermi tutti cari fratelli
io voglio il nostro amico aiutare.
Non senti caro il pulsare del mio cuore
Io so che hai affrontato un gran dolore
non sai che la vita è un lungo sogno
 che presto ritroverai il tuo amore ?"
Dimmi uomo hai mai amato qualcuno? Hai mai sfiorato con lei i confini del paradiso sulla terra? hai mai pianto con lei, riso, gioito, ti sei mai arrabbiato per fare subito dopo pace e perderti nei suoi occhi fino a sparire diluendoti nel suo respiro? Ti sei mai steso sul suo corpo e assaporato la sua carne fino a saziartene ?
" Io ho la conoscenza del cielo
la MIA VIRTÙ
il mio pensiero
io ho tutta la coscenza
la competenza... del mondo delle idee
io ho parlato con le dee
all'interno dei miei sogni
conosco i tuoi bisogni"
Io ho pena per Te , non hai capito nulla del mondo, non hai alcuna esperienza e la tua vita è solo un cumulo di conoscenza che è solo aria e null'altro. Io ho pena per te asceta ed adesso sono felice perché ho amato lei, ho conosciuto con Lei i limiti del paradiso sulla terra , ho riso ho gioito ho amato, ho amato e ancora ho amato. Ho avuto esperienza del dolore , del pianto, della gioia , della felicità. Sulla mia anima è scritto tutto questo ed è scalfito , indelebilmente , nel mio spirito. In te solo inchiostro simpatico che qualcuno ha apposto per darti una parvenza di umanità .
Fu così che il poeta se ne andò felice, da quel giorno scrisse poesie utilizzando tutti i colori che il suo cuore gli suggeriva. L'asceta tentò di dire qualcosa ma vide, d'un tratto vide negli occhi del poeta un fuoco che non cessava di bruciare. Si alzò mentre tutti attorno non riuscivano a capire e lentamente andò nel mondo cercando la strada dell'esperienza per, finalmente essere completo.

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Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

L'attesa

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Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre