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Pensieri di un matto:Il senso di essere buoni

Ti insegnano ad essere buono fin da quando nasci: "Non fare la bua alla mamma", "se fai il buono il papà ti dà un bel regalo". Almeno a me hanno inculcato pane e "essere buono". Anche quando si diventa più grandi ti intimano " Fai il buono che Gesù ti vuole bene" "se fai il buono vai in paradiso". Quando sei un adulto , c'è l'hai addosso, appiccicato come un francobollo, scolorito. Ti ripeti, non devo fare male agli altri, non devo farli soffrire, se faccio il cattivo, ( si , ti metti ad usare parole stupide come "cattivo")mi succederà qualcosa di brutto. Ci sono delle volte nelle quali, addirittura prendo il vassoio all'autogrill e lo ripongo in quello scaffale a scomparti dove un solerte inserviente, con le palle un gonfie, dovrebbe riporlo; del resto 9 volte su dieci non mi costa niente farlo. Mi ritrovo a pensare cose del tipo: magari qualcuno mi darà un premio per questo , un dolce gratis o, chissà, non è mai successo. Anzi, qualche volta mi hanno detto un grazie ed un sorriso, ed io grazie a lei, ma grazie di cosa?.

In questo grande insieme di "fai il bravo, devi essere buono, mi scusi, sono desolato , grazie..."; nessuno, ma proprio nessuno ti dice che il mondo è degli stronzi, sì, proprio di quelli che si svegliano la mattina , si mettono il peperoncino in mezzo alle chiappe  ed urlano che non brucia abbastanza. Il mondo è dei cattivi, non esiste una giustizia che, alla fine si in quattro per far vincere i buoni, i "buoni" la prendono semplicemente nel buio tunnel.

Il cattivo di turno ti le scarpe , ci gode : " Quello è un fesso" " Ma chi lui , è un buono, un cretino, praticamente" tanto sanno che se hanno bisogno di te, tu ci sei sempre. Il buono ha sempre dietro un buon baratolo di vasellina della migliore qualità.

Allora ti dici, godi, godi che tanto c'è il paradiso. Se non ci fosse? Se dio cosi come lo intendiamo non esistesse, allora sarei stato fregato per due volte; diciamocelo fino in fondo, il cattivo, l'egoista; si gode la vita; se ne frega dei " Non vorrei fargli del male," " Mi scusi" ecc. 

Allora , ho pensato: da quale parte è la ragione, ed ho deciso di ascoltare un mio amico , il mio più grande amico, quello che non mente e se lo fa è perché ci crede veramente. Mi metto davanti allo specchio e mi parlo, sì, parlo proprio con me; qui insorge un altro problema, quello oltre che buono è anche pazzo, parla da solo!Forse sì, ma del resto sono anche buono; meglio abbondare con i difetti.

Allora dicevo, parlo con il mio me e mi dico: Alla fine, in ultima analisi, io devo rendere conto a te (l'altro me stesso ) e se essere buono ti fa stare bene, che cavolo ti importa cosa pensano gli altri. Ti fanno del male, alla fine nessuno può prendere quello che si è, anche se ci provano in tanti. Per la questione di Dio e del paradiso ? Io so che Dio E'; quello che si deve fare, quello che , provo a fare non è per la paura ma per l'amore. Del resto, se esiste (ripeto , so che è così) allora ,Noi siamo i vincitori, se non c'è... non lo saprò mai. 

Commenti

Gianna ha detto…
Via via che leggevo...pensavo di scrivere un commento pari pari alla conclusione del post...
Dobbiamo rispondere alla nostra coscienza e star bene con noi stessi, caro Mistral.
Sab73 ha detto…
Concordo... Ciao Mistral buon pomeriggio.


P.S.Ma l'orario del tuo blog è errato o l'hai messo di proposito?

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