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Ma se scrivo le mie poesie qualcuno le ruberà?
E' proprio vero che non esiste il diritto di scrivere e fare della propria arte qualcosa da condividere ma, comunque di lasciare che resti "la propria". Voglio dire, si ruba l'arte di qualcun altro , si fà finta che è la propria e si rivende?
Ho sempre sognato di poter guadagnare qualcosa con quello che scrivo, ho capito che è complicato, ma se qualcuno ci riesce con le mie cose DIVIDIAMO...
Scherzo ma fino a un certo punto, ma con quello che si scrive si può autofinanziarsi per un progetto di un qualcosa, una canzone, un libro, un biglietto d'auguri o qualunque cosa che ti possa permettere di dire che il senso di quello che scrivi ha un razionale che ti potrebbe permettere di viverci con dignità ed allora , forse , si potrebbe diventare grandi scrittori , donatori di emozioni che possano riempire i cuori.
Non è salutare che a mezzanotte comincio a scrivere le mie poesie e la mattina mi sveglio rincitrullito come ...
bè, in effetti non sono mai stato completamente chiaro, non so se capite.
Insomma le mie poesie possono essere rubate?
Bè per la quantità di chi le legge forse non è che sia poi così semplice che siano prese in modo fraudolento; fino ad ora mi è sempre stato chiesto il permesso e, visto che ogni poesia è un figlio della scintille della mia anima , sono onorato se qualcuno lo usa per accendere altre anime .
A dirla tutta, chi mi legge mi sembra siano bravi ragazzi, del resto non credo che ci si possa arricchire con queste frasi raccolte con il retino ed assemblate all'interno del mio piccolo laboratorio spirituale. Ma se fosse possibile vivere scrivendo poesie,
FATEMELO SAPERE
Commenti
Oscillo fra sentimenti contrastanti. Grazie Nicole