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Lo sconosciuto ( Disastro di Giampilieri)


Nel buio mi travesto
rimango in silenzio
attorno il cielo urla
sputando le sue lacrime con furia.

Io non sono guardato
qualcuno mi vede come nebbia
io sono solo
io dimenticato.

Nella notte ogni cosa grida
voci di lotta
speranze disperate
il tuono sgorga dalla terra

Si avvolge su se stessa la madre
con braccia di fango
riconduce in grembo
che ognuno presto o tardi assaggia

Io sono preso all'incrocio del tempo
gioca con me la madre a far capriole
fino a quando mi toglie il respiro
chiudendo gli occhi mi lascio trasportare.

Oggi mi risveglio e sopra di me ho fango
sento correre ingranaggi sul mio ventre.
Ma nessuno sa come mi chiamo
Non uno solo sa dove mi trovo
col limo in gola lentamente chiamo.

Adesso il fango è diventato marmo
e questa nicchia è sulla mia testa
che il corpo non riesco più a sentirlo
Non sono un morto,nemmeno son disperso
Io , semplicemente, non esisto

Lenti i miei occhi si chiudono alla luce
e in questa nuova alba qualcuno mi chiama


Commenti

DR ha detto…
Complimenti: davvero molto bella. Quello che nel giornalismo si dice "stare sul pezzo" diventa difficile in poesia, ma in questo caso ti è riuscito benissimo...
Doc Nature ha detto…
Ogni attimo nasconde senazioni ed emozioni, cerco di non essere banale anche se , qualche volta si dicono cose scontate perché sono il sentire comune

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Poesia d'amore- Il sogno delle tue notti

Aliterò sul tuo collo inerme il mio caldo respiro perché possa dare brividi al tuo seno. Sussurrerò al tuo orecchio il calore del deserto affinché arda i tuoi sensi; li disseterò alla mia fonte Languido dove mostri i segni del tuo piacere passerò la mia lingua per acuire la tua emozione. Mentre porterai indietro la tua testa con i tuoi occhi chiusi all'estasi userò le mie mani per penetrare i tuoi segreti con sapienza. Nutrirò la tua anima con parole d'ambrosia e miele che possano nutrirti mentre Ti fanno immortale. Carezzerò i tuoi capelli al vento del crepuscolo e nella sera sfiorerò ancora il tuo corpo per nutrirmi della tua carne. Stanco dormirò al tuo fianco fino a quando arriverà la notte a staccarmi. Allora mi avvinghierò al suo mantello e la pregherò nelle mille lingue fino a divenire  il sogno delle tue notti.

L'attesa

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Per non dimenticare che ognuno si riflette negli occhi degli altri

TESTO E-MAIL: Al Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano e PER CONOSCENZA Onorevole Ministro della salute e delle Politiche Sociali Onorevole Ministro dell’Ambiente  della tutela del Territorio Onorevole Ministro delle Pari Opportunità Onorevole Ministro Angelino Alfano, chi Le scrive è un cittadino italiano che non può rimanere inerme di fronte alle notizie allarmanti diffuse sulla Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze).  Nell’arco di poco più di un mese sono morti piu’ di tre detenuti, ma questi che Le elenco sono “da accertare”: 24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE DI ANNI 30 CAUSA “DA ACCERTARE”  11/06/2009 ANNA NUVOLONI DI ANNI 40 CAUSA “DA ACCERTARE” 07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSA “DA ACCERTARE” A queste terrificanti notizie mi preme aggiungere e sottolineare il caso di Niki Aprile Gatti , morto il 24 giugno 2008 sempre nel carcere di Sollicciano in circostanze sospette e tutte da chiarire.  Niki Aprile Gatti era incensurato ed era in CUSTODIA CAUTELARE!  La madre